Mastoplastica Additiva

Cos’è la mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica utilizzato per aumentare il volume e le dimensioni del seno tramite l’inserimento di protesi mammarie di ultima generazione in gel di silicone perfettamente biocompatibili che permettono di ottenere un aspetto del seno naturale e morbido al tatto.

Considerato uno degli interventi di chirurgia plastica più eseguito e richiesto al mondo, insieme alla liposuzione e alla rinoplastica.

Grazie alla mastoplastica additiva si possono rimodellare la morfologia e il volume delle mammelle, rendendo l’area del seno più seducente e più vicina ai desideri della donna che vi si sottopone.

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Mastoplastica additiva

Chi è il paziente ideale

La mastoplastica additiva è l’intervento ideale non solo per le donne con un seno piccolo rispetto alla loro corporatura, ma anche per quelle che affrontano problemi come la micromastia e seno piatto, un seno cadente dovuto all’età, o un seno svuotato a seguito di gravidanza o allattamento prolungato.

Nell’ottica di un intervento di successo, l’età gioca un ruolo chiave. La mastoplastica additiva è solitamente indicata per donne che hanno completato la loro crescita fisica, tipicamente dai 18 anni in su. Effettuare l’intervento prima di questa età potrebbe compromettere lo sviluppo naturale del seno.

Con questo intervento chirurgico è possibile ritrovare e aumentare la forma e la tonicità originarie del proprio seno migliorando la percezione del proprio corpo e il benessere psicofisico della persona.

L’intervento di mastoplastica additiva può essere efficacemente impiegato per correggere problemi di asimmetria mammaria, ovvero relativi ad uno sviluppo irregolare delle mammelle che risultano visibilmente differenti e asimmetriche.

Con la mastoplastica additiva è possibile correggere i volumi e la forma dei due seni che possono presentarsi “svuotati” e poco tonici a causa di un rilassamento cutaneo dovuto all’età o a bruschi dimagrimenti.

Durata dell’ intervento

La durata dell’intervento di mastoplastica additiva può variare in base alla complessità del caso e alla tecnica chirurgica utilizzata. In generale, l’intervento dura circa 1-2 ore. Inoltre. è bene considerare anche il tempo necessario per la preparazione pre-operatoria e per le fasi di recupero immediato post-operatorio, che possono richiedere alcune ore aggiuntive passate in clinica

Post intervento

La paziente dovrà rimanere a riposo per le prime 48 ore e potrà gradualmente tornare alle attività quotidiane entro una settimana, evitando sforzi fisici intensi.

È comune sperimentare alcuni effetti collaterali come gonfiore, dolore o lividi. Per gestire il dolore post-operatorio, potrebbe essere consigliato l’uso di analgesici su indicazione medica.

Per favorire il processo di guarigione e ridurre il gonfiore, è spesso raccomandato l’uso di un reggiseno apposito e di una fascia contenitiva. Questo indumento aiuta a mantenere la forma del seno e a minimizzare eventuali disagi o dislocamenti post operatori.

Si potrà tornare alle normali attività fisiche e agli esercizi dopo circa 3-4 settimane dall’intervento, sempre seguendo le indicazioni del proprio chirurgo.

Con queste precauzioni, il periodo post-operatorio sarà gestito al meglio, contribuendo a risultati soddisfacenti e a un recupero più rapido.

Risultati di una mastoplastica additiva

Un seno tonico, voluminoso e proporzionato è il risultato della mastoplastica additiva.

Grazie a questo intervento è possibile ottenere quel décolleté prosperoso tanto desiderato.

Testimonianze e casi di studio

Se desideri vedere alcuni esempi concreti dei risultati ottenuti dal dottor Campione, puoi dare un’occhiata alla nostra galleria fotografica online.

Troverai immagini prima e dopo gli interventi eseguiti dal dottore, che ti daranno un’idea chiara dei risultati e di come è possibile trasformare il seno in modo estremamente soddisfacente.

Mastoplastica foto additiva prima e dopo

Perché affidarsi
al dott. Campione

chirurgo pietro campione
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Pre operatorio

Prima di effettuare l’intervento di mastoplastica additiva è necessario effettuare una visita specialistica molto accurata che consente al chirurgo di effettuare prescrivere gli esami necessari per verificare lo stato di salute della paziente e di ottenere una previsione sull’esito dell’intervento che – come è facile intuire – deve essere molto personalizzato.

Nel corso della prima visita è compito del chirurgo prendere in esame le dimensioni e la forma del seno, del torace, del capezzolo e dell’areola, per poi spiegare alla paziente quali sono le soluzioni che la tecnica chirurgica più moderna consente di utilizzare.

Il chirurgo verificherà se sono presenti situazioni in grado di condizionare l’esito complessivo dell’intervento: per esempio, problemi di cicatrizzazione o di coagulazione, ma anche pressione alta o altre patologie.

Saranno fornite tutte le indicazioni da seguire prima e dopo l’operazione per ciò che concerne: la dieta, il fumo, l’assunzione di medicinali e il consumo di bevande alcoliche.

Come avviene l’intervento di Mastoplastica Additiva

L’intervento di mastoplastica additiva viene effettuato in sala operatoria in anestesia generale o in anestesia locale con sedazione cosciente e ha una durata media di 60-90 minuti durante i quali il chirurgo va a posizionare le protesi in gel di silicone all’interno del seno.

La via di accesso per l’inserimento delle protesi può essere quella dal solco sottomammario o periareolare, mentre l’impianto può essere posizionato in modalità sottomuscolare, dual plane o sottoghiandolare.

Le protesi possono essere di diverse forme, dimensioni e consistenze, e il chirurgo sceglie quella più adatta alla paziente in base alla sua conformazione anatomica e alle sue aspettative.

La scelta della tecnica e del posizionamento delle protesi viene scelta dal chirurgo a seconda dell’effetto desiderato dalla paziente, ogni tecnica permette di ottenere risultati differenti:

Tramite questa tecnica il chirurgo posiziona la protesi nella zona retroghiandolare, con questo approccio viene messo in risalto il volume e la forma del seno che risulta più marcato e evidente.

Questa tecnica risulta più semplice per il chirurgo ma presenta un potenziale difetto, le protesi mammarie risultano più visibili e l’esame mammografico diviene più complesso.

Si ricorre a questa tecnica quando il tessuto sottocutaneo è sufficientemente spesso da garantire un naturale aspetto del seno.

Tramite questa tecnica la protesi viene inserita al di sotto del muscolo grande pettorale, si riduce la visibilità della protesi e si ottiene un effetto estetico estremamente naturale.

Con la tecnica retromuscolare i margini della protesi rimangono ben nascosti e si riduce il rischio di una contrattura capsulare.

Questo intervento non crea problemi per l’esame mammografico ma è più complesso e più lungo di quello sottoghiandolare, senza dimenticare della possibilità che la protesi si sposti verso l’alto.

Si ricorre alla tecnica retromuscolare quanto il tessuto sottocutaneo presente nella zona mammaria è troppo sottile e l’inserimento di una protesi con la tecnica retroghiandolare produrrebbe un risultato estetico artificioso palesando il seno rifatto.

Tramite questa tecnica la parte superiore della protesi viene collocata al di sotto del muscolo grande pettorale, in un punto in cui la cute è meno spessa e cresce il rischio di palpabilità della protesi, in questo modo il bordo superiore della protesi sarà protetto dal muscolo pettorale e dalla pelle per avere un effetto molto naturale del profilo mammario.

Al contempo, la parte inferiore della protesi, che fuoriuscirà dal bordo inferiore del muscolo gran pettorale, sarà posizionata sotto la ghiandola.

Lo scopo è duplice: da un lato il seno ha un aspetto più naturale; dall’altro lato il rischio di spostamento verso la parte superiore diminuisce.

In poche parole, se si sceglie di collocare la protesi sotto il muscolo grande pettorale in modalità dual plane, di solito si ha a che fare con un miglior risultato dal punto di vista estetico, ma non solo; si beneficia di una maggior durata e di una resa più naturale.

Un altro vantaggio da non sottovalutare è rappresentato dalla riduzione del rischio di contrattura capsulare.

Risultato
Mastoplastica Additiva

Tipologia di protesi per la mastoplastica

La protesi può essere a goccia, cioè con profilo anatomico, o rotonda: dipende dalla forma del seno a cui si vuole arrivare.

Per quanto riguarda la parte esterna, invece, la superficie della protesi mammaria può essere liscia o rugosa: in questo secondo caso viene definita testurizzata.

Che cosa cambia?

Differenza materiali protesi mammarie:

  • Protesi silicone: sono protesi il cui involucro esterno è una capsula di silicone più o meno complessa che racchiude al suo interno il gel coesivo di silicone. Possono essere di forma anatomica o tonde e con superficie testurizzata(ruvida) o liscia.
  • Protesi poliuretano: Queste protesi si differenziano dalle precedenti per l’involucro esterno, che è di poliuretano anziché di silicone. Hanno una superficie solo testurizzata. Sono protesi che si utilizzano per contrastare la probabilità di contrattura capsulare periprotesica. Possono essere tonde o anatomiche.

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Una protesi testurizzata è un po’ più rigida rispetto alle protesi mammarie con superficie totalmente liscia, che si caratterizzano per un rivestimento più morbido, ma è in grado di assicurare un rigetto minore dopo che è stata collocata all’interno della regione mammaria ed una minore contrattura capsulare.

Inoltre la lieve rugosità della protesi detta testurizzazione permette una migliore adesione delle protesi ai tessuti ed un minore rischio che col tempo la protesi scenda sotto il solco inframammario naturale della paziente o ricostruito dal chirurgo impedendo il fenomeno del bottom out.

Oggi si tendono a preferire protesi micro testurizzate.

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Costo di una mastoplastica additiva

Sono numerose le variabili che incidono sulla spesa richiesta per un intervento di mastoplastica additiva: occorre tenere conto, in particolare, della difficoltà dell’intervento e della sua durata presumibile, ma anche della tipologia di anestesia che viene effettuata e delle modalità di ricovero (in clinica o in day hospital) in clinica (day hospital o ricovero).

Un altro fattore che incide sui costi è quello relativo alle protesi scelte.

La sicurezza è un aspetto da cui non si può derogare, ed è per questo che occorre fare affidamento sulle protesi migliori a disposizione sul mercato.

Il costo medio di un mastoplastica additiva oscilla tra i 6.500 e i 7.500 in day hospital quindi senza la necessità di ricovero notturno, questo prezzo è all-inclusive e comprende:

  • Visita anestesiologica;
  • Intervento in Clinica Day-Surgery;
  • Protesi Garantite a Vita;
  • Controlli post intervento;
  • Reggiseno e fascia post intervento;
  • Possibilità di finanziare l’intero importo e pagare a rate;
  • Sono esclusi dal costo medio gli esami clinici ematici e diagnostici necessari per la valutazione delle condizioni della paziente per la corretta preparazione all’intervento di mastoplastica additiva;

Sono esclusi dal costo medio gli esami clinici ematici e diagnostici necessari per la valutazione delle condizioni della paziente per la corretta preparazione all’intervento di mastoplastica additiva.

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Approfondimenti sull’intervento: le cicatrici della Mastoplastica additiva

Una delle preoccupazioni più frequenti per le donne che si devono sottoporre a un intervento di mastoplastica additiva riguarda le cicatrici e i punti in cui devono essere effettuate.

Le vie di accesso che vengono privilegiate in questo ambito sono dal solco sottomammario o dell’areola mammaria.

In qualsiasi caso, comunque, si tratta di incisioni poco visibili, destinate a rimanere celate lungo pochi centimetri del solco sottomammario o il contorno dell’areola, nascoste nelle pieghe della pelle o oscurate dal colore dell’areola mammaria.

Le incisioni effettuate durante la mastoplastica additiva generalmente sono di 4 o 5 cm e possono essere localizzate:

  • Solco sottomammario
  • Bordo inferiore dell’areola (incisione emiperiareolare)

Gravidanza e allattamento

Grazie alle moderne tecniche mini-invasive è possibile effettuare l’intervento di mastoplastica additiva anche per quelle donne che non hanno ancora avuto figli.

L’intervento non altera in alcun modo la capacità per la futura mamma di allattare al seno.

In questi casi è preferibile ricorrere a un approccio sottomammario in quanto rispetta maggiormente il tessuto ghiandolare del seno.

Se si sta allattando al seno è necessario attendere almeno 6 mesi prima di sottoporsi all’interno di mastoplastica additiva.

Aspetti psicologici della mastoplastica additiva

L’intervento di mastoplastica additiva può avere un impatto sul benessere psicologico delle pazienti. È fondamentale considerare come questa procedura possa influire sull’autostima e sulla percezione del corpo senza rivelare dettagli sensibili.

Molte donne scelgono la mastoplastica additiva per migliorare la propria autostima e sentirsi più sicure di sé. Un seno che le fa sentire a proprio agio può contribuire a una maggiore fiducia in sé stesse, questo può riflettersi in modo positivo nelle relazioni sociali e intime.

Tuttavia, è importante sottolineare che la chirurgia estetica non è una soluzione magica per tutti i problemi di autostima. Le pazienti dovrebbero avere aspettative realistiche e comprendere che l’aumento del seno può migliorare l’aspetto, ma non risolverà automaticamente tutti i loro problemi emotivi o psicologici.

In alcuni casi, è consigliabile consultare uno specialista in campo psicologico prima dell’intervento per esplorare gli aspetti emotivi e psicologici legati alla chirurgia estetica. Questo aiuta a garantire che la decisione di sottoporsi all’intervento sia ben ponderata e basata su obiettivi realistici.

Il supporto emotivo dopo l’intervento è altrettanto importante. Le pazienti possono sperimentare una gamma di emozioni, tra cui ansia ed eccitazione, mentre si adattano al loro nuovo aspetto. Un solido sistema di supporto familiare e amicale, insieme a un adeguato follow-up con il chirurgo, può contribuire a facilitare il processo di guarigione sia fisica che emotiva.

A chi rivolgersi

Il dottor Pietro Campione è un chirurgo esperto nel campo della mastoplastica additiva. I suoi interventi sono caratterizzati dalla precisione e dall’attenzione ai dettagli.

Utilizza le tecniche più avanzate per ottenere risultati naturali e armoniosi. Grazie alla sua vasta esperienza, il dottor Campione è in grado di personalizzare ogni intervento in base alle esigenze e alle aspettative della paziente.

Se sei pronta a iniziare il tuo viaggio verso un seno più prosperoso e armonioso, contatta il dottor Pietro Campione oggi stesso per una consultazione.

F.a.q.

La dimensione e la forma anatomica o tonda delle protesi da inserire viene effettuata dal chirurgo in base al risultato che la paziente desidera ottenere ed alle caratteristiche del torace della paziente.

È importante infatti fare una valutazione accurata che tenga conto delle dimensioni e delle caratteristiche della corporatura per avere un effetto naturale e non artificioso.

Nei casi di sostituzione di protesi (mastoplastiche additive secondarie) per la rottura di protesi o per contrattura capsulare o per cambio di protesi per volontà della paziente di un aumento o una riduzione del volume, sarà il chirurgo a suggerire il tipo di protesi più indicata per la buona riuscita e la sicurezza del risultato.

No, al massimo la paziente può avvertire una sensazione di indolenzimento che si può tenere sotto controllo con terapia antidolorifica moderata per 3 o 4 giorni.

Si, Le protesi mammarie utilizzate hanno una garanzia che inizia automaticamente dopo l’intervento chirurgico. Le protesi saranno garantite a vita per rotture inaspettate (perdita dell’integrità dell’involucro protesico).

No, le cicatrici saranno piccole e nascoste o nelle pieghe mammarie, come nel caso delle cicatrici effettuate nel solco mammario, o nel bordo dell’areola. A distanza di poco tempo saranno scarsamente visibili.

Prima di effettuare una mastoplastica additiva sono necessari esami del sangue sia per valutare lo stato di salute, che per valutare l’aspetto coagulativo della paziente, un elettrocardiogramma e un’ecografia mammaria od una mammografia (in funzione dell’età della paziente) completeranno le analisi preoperatorie.

L’anestesia generalmente scelta è un’anestesia generale che permetterà alla paziente di essere addormentata in sala operatoria prima che abbiano inizio i preparativi e di risvegliarsi direttamente nella propria camera dove ad attenderla ci sarà il proprio familiare o accompagnatore.

Il periodo post operatorio comporta 24-48 ore di riposo in cui si chiede alla paziente di non agitarsi e di non compiere sforzi, potranno muoversi in casa senza limitazioni, ma dovranno astenersi da sforzi e dall’attività sportiva, potranno tranquillamente sollevare le braccia senza nessun pericolo ma sarà raccomandato di non sollevare pesi importanti con le braccia.

Dopo 4 giorni è possibile ricominciare a guidare l’auto.

Dopo 7 giorni sarà possibile bagnare anche le ferite(la prima settimana si chiede alle pazienti di lavarsi a pezzettini senza bagnare le medicazioni).

Non si dovranno rimuovere punti ne drenaggi perchè le suture sono totalmente riassorbibili, per cui al massimo si dovranno cambiare solamente dei cerotti, mentre normalmente non si utilizzano più i drenaggi a meno di casi particolari e raramente.

Il primo mese la paziente dovrà indossare un reggiseno contenitivo di tipo sportivo ed una fascia che permetteranno di mantenere le protesi nella giusta posizione.

Sarà possibile dormire supine o di fianco sin da subito, ma bisognerà aspettare un mese dall’intervento sia per dormire a pancia in giù che per compiere sforzi importanti con la muscolatura dei pettorali.

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